Istituto superiore D.M. Turoldo, 1400 giovani risorse
Solo una vera rivoluzione culturale e politica, dal basso, potrà modificare l’attuale sistema educativo nel nostro comune, caratterizzato da una scarsa sinergia tra scuola, amministrazione e associazioni locali
Il riferimento è all’istituto superiore D.M. Turoldo (1400 ragazzi e ragazze) presente sul nostro territorio quasi come fosse un ente estraneo alle politiche territoriali, invece è una risorsa importante dove la presenza di circa 1400 ragazzi e ragazze proveniente da vari territori possono dare vitalità e linfa alla vivibilità di Zogno.
La nostro progetto
- Relazioni proficue, scuola, amministrazione comunale e Associazioni locali, possono orientare gli indirizzi educativi, valorizzando le proposte del territorio attraverso iniziative didattico-educative o ludico-culturali come celebrazioni, eventi pubblici e lezioni sul campo.
- Il dirigente scolastico, in collaborazione con l’amministrazione, può coinvolgere associazioni e strutture territoriali per realizzare progetti curriculari ed extracurriculari, utilizzando anche spazi collettivi: impianti sportivi, musei, sale cinematografiche e teatrali, oratori, biblioteca e Protezione Civile.
- Il patto territoriale, firmato da dirigente scolastico, sindaco e rappresentanti delle associazioni, impegna queste ultime a fornire servizi e co-progettare attività formative per gli studenti.
- Questo coinvolgimento del territorio, in collaborazione con la scuola, (dirigenza, docenti, studenti) promuove il capitale sociale locale in ambiti come musica, arte, sport, educazione alla cittadinanza, vita collettiva, ambiente, salute, sicurezza e tecnologie digitali, marketing, scienze e sviluppo.
- Genitori, insegnanti, educatori, studenti, amministratori e volontari devono condividere il progetto educativo, ognuno con un ruolo specifico. Una chiara definizione dei ruoli e il rispetto reciproco sono essenziali per costruire competenze culturali di cittadinanza, conferendo dignità a tutti i cittadini.
Di tutto questo tutte le amministrazioni leghiste che si sono succedute in questi 30 anni di loro governo non si è vista la ben che minima traccia, se non qualche sporadica iniziativa fine a se stessa, ma nulla di strutturato nel tempo.