La voce dell’amministrazione: “Nessuna idea è meglio delle nostre”

La voce dell’amministrazione: “Nessuna idea è meglio delle nostre”

Zogno – Dal consiglio comunale del 19 dicembre 2025.

Delibera su emendamento al DUP 2025-2027 riguardante “Il Polo culturale aggregativo” nel parco Belotti di Zogno.

Quando parliamo di un polo culturale e aggregativo, immaginiamo un luogo vivo e stimolante, capace di arricchire non solo il tempo libero, ma anche l’animo e la mente di chi lo frequenta. Un luogo che non sia soltanto uno spazio fisico, ma un punto di incontro inclusivo, pensato principalmente per gli anziani, ma aperto a iniziative che coinvolgano anche famiglie e giovani. Questo rappresenta un’esigenza primaria e fondamentale per la riqualificazione del nostro territorio.

Il Parco Belotti, con la sua bellezza naturale, è stato da noi individuato come la struttura ideale per dare forma a questo progetto di integrazione e coesione sociale. Nel nostro emendamento al bilancio di previsione 2025-2027, abbiamo posto le basi finanziarie per restaurare la ex casa del guardiano, trasformandola nel cuore pulsante di un polo culturale inserito in un contesto ambientale di grande valore.

L’emendamento è stato accolto per la sua forma contabilmente corretta e quindi posto in discussione nel consiglio comunale del 19 dicembre 2024.

Nonostante le premesse chiaramente articolate e il dettaglio con cui abbiamo esposto numerosi punti di rilevanza sociale a sostegno di una possibile approvazione consiliare, tutto questo non è bastato a convincere la maggioranza. Essa, infatti, sembra perseguire una visione diversa del progetto culturale, accennando a generiche iniziative alternative.

Eppure, alla nostra precisa domanda su quali fossero queste iniziative, la risposta è stata sconcertante nella sua vaghezza: Non ve lo diciamo perché sono ancora in fase di elaborazione”. Un’affermazione che non solo denota la mancanza di trasparenza, ma lascia inevitabilmente il sospetto che dietro quelle parole non ci sia alcun progetto concreto.

Di fronte a una risposta del genere, non potevamo esimerci dal dibattere in consiglio, sottolineando un punto fondamentale: quando non si forniscono nemmeno le informazioni minime su un progetto, è evidente che non si ha nulla di concreto in mano. Rimane così la nostra proposta l’unica soluzione solida e dettagliata sul tavolo.

Continuando a negare la validità del nostro emendamento la maggioranza sostiene che il Parco Belotti diventerà un centro aggregativo di valenza addirittura “vallare”, ma tutto ciò si traduce, per ora, in promesse vaghe e prive di un piano chiaro, eseguendo il solito copione, prima si pensa a spendere i fondi per realizzare l’opera, poi si valuta come utilizzarla. E in tutto questo, i cittadini non vengono coinvolti. Le loro esigenze restano inascoltate, mentre le decisioni di questa amministrazione si basano esclusivamente su idee preconfezionate e sembra più interessata a promuovere la propria immagine che a migliorare concretamente la qualità della vita sul territorio.

Noi ribadiamo la nostra proposta come unica soluzione concreta sul tavolo: trasformare il Parco Belotti in un vero esempio di rigenerazione culturale e sociale, per dare finalmente alla comunità uno spazio di cui possa davvero sentirsi parte.

Continueremo il nostro lavoro per poter garantire un polo culturale aggregativo degno delle esigenze della nostra comunità.

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